mercoledì 28 marzo 2007

IL CHIANTI D.O.C.G.

Il Chianti D.O.C.G. è la zona di produzione costituita da territori delimitati per legge, delle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Tali territori si presentano con caratteristiche collinare a grandi terrazze con vallate attraversate da fiumi. L'origine del vino Chianti ha radici antichissime, ma soltanto nel 1800 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata con il Decreto del Presidente della Repubblica 9/8/67 in cui se ne stabiliscono le caratteristiche in un Disciplinare di Produzione.La Denominazione "Chianti" è integrata con le seguenti specifiche:
  • Classico
  • Colli Aretini
  • Colli Fiorentini
  • Colli Senesi
  • Colline Pisane
  • Montalbano
  • Rufina
  • Montespertoli
corrispondenti, le prime, alle sottozone geografiche, contemplate dalla prima delimitazione del territorio, stabilita con D.M. 31/7/32, mentre l'ultima, Montespertoli, è stata riconosciuta con Decreto 8/9/97. La Denominazione di Origine Controllata e Garantita, con D.P.R. 2/7/84 ha contribuito al riconoscere il particolare pregio del vino Chianti e per questo inoltre ai controlli già previsti, deve sottostare ad un esame organolettico da parte di Commissioni statali di degustazione presso le Camere di Commercio e a specifiche analisi chimiche, e solo dopo aver superato tali esami puo essere imbottigliato contraddistinto da un contrassegno che ne attesta la validità. Con decreto ministeriale 5/8/96, è stata modificata la precedente normativa con la emanazione di due distinti disciplinari per i vini Chianti e per il vino Chianti Classico. Interessante notare il recupero della tipologia "Superiore", con più alte caratteristiche e che riguarda potenzialmente tutto il territorio del Chianti. I vitigni fondamentali del vigneto Chianti sono:
  • Sangiovese 75-100%,
  • Canaiolo fino al 10%,
  • Trebbiano e Malvasia fino al 10% (per il Classico fino al 6%)
  • Complementari a bacca rossa fino al 10% (per il Classico fino al 15%)

La resa massima di uva per ettaro è:
90 quintali per il Chianti,
80 quintali per Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rufina e Montespertoli,
75 quintali per Chianti Classico e Chianti Superiore.

Il Chianti è di colore rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento, di sapore armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico, con odore intensamente vinoso anche con profumo di mammola. Il Chianti puo essere consumato, per qualche tipologia, come vino giovane, fresco e gradevole al palato, ma è ben nota anche, per alcune zone, la sua vocazione ad un medio e lungo invecchiamento, con cui matura colore, profumo e sapore inconfondibili.

3 commenti:

kletus ha detto...

anche malvasia c'è dentro???

a me non dispiace, visto che mi pare di ricordare che sia moscato(uva) solo che non piantato in piemonte..
Ne hai una bottiglia???

:)

kletus ha detto...

lo abbiamo bevuto venerdì :)

laura ha detto...

Ciao kletus
la malvasia che è nel Chianti, anche se non si ricorre più all'utilizzo di uve bianche per rendere più morbido ed armonico il sangiovese, è malvasia bianca toscana, talvolta chi fa il Chianti solo con sangiovese e canaiolo utilizza la malvasia che ha in vigna ma non vinifica assieme ai rossi per fare un passito che nella fattispecie si chiama Vin santo del Chianti, Vin santo perchè le uve messe ad appassire sui graticci vengono poi mostate nella settimana santa, ti consiglio di provarlo, ne esistono di quelli veramente buoni, attento al prezzo perchè per essere serio deve costare almeno 12/15 euro la bottiglia da 500cl.